2008-02-15

La posta - Flaminio: un quartiere abbandonato a se stesso (1)

Ci ha scritto "es", un abitante del II Muncipio (Flaminio). Anche se per ora non ci occupiamo esplicitamente di quel quartiere, riteniamo importante aprire finestre su zone più ampie, per non perdere il polso della situazione ed avere una visione di insieme dei fenomeni.

Pubblichiamo la sua lettera in due parti:


Ho visto il vostro sito ed ho esultato. La mia rabbia non è contro l'inciviltà degli italiani, nello specifico dei romani, ma contro chi è preposto ad educare ed a formare i cittadini e non lo fa.
Le mie vittime preferite sono i vigili urbani, nel mio quartiere, il Flaminio, presenti solo in occasione delle partite, per tenere libere le rotaie del tram, e da qualche tempo il venerdì, per tenere lontani (fino ad una certa ora) gli ambulanti privi di licenza.
Li abbordo con cortesia e gli segnalo i problemi del quartiere, mi rispondono che sono in pochi , che non possono fare niente, che non è compito loro, di rivolgermi al II Municipio e quant'altro. Gli chiedo di recepire la mia segnalazione, imbarazzati annuiscono con la testa e riprendono a mangiare il loro panino.
Sinceramente non so se si tratta di corruzione, di un ordine politico di scuderia o di che cos'altro, fatto stà il mio quartiere è davvero terra di nessuno.

Ieri mi sono trovato dalle parti di via La Spezia, che non conosco bene, dove ci sono i lavori per la metropolitana e la segnaletica a terra, provvisoria, è di colore giallo. Non essendo della zona accidentalmente mi sono trovato su una corsia preferenziale, doppia linea gialla anche quella, ho cercato di uscirne ma l'unica uscita era al termine del tratto stradale.
Erano presenti per multare chi, spesso accidentalmente come me, passava in quel breve tratto, un gruppo di 4 ausiliari ATAC e, poco più avanti, un gruppo di 3 vigili urbani.
Se ho sbagliato pago, non chiedo clemenza, soltanto mi chiedo: perchè in un tratto con segnaletica confusa si accaniscono in tanti per tirar su grana ed in un quartiere come il mio, dove regna l'anarchia più totale, non c'è modo di vedere un vigile nell'esercizio delle sue funzioni?
Il fine è quello di mantenere ordine e di educare il cittadino, oppure quello di tirar su grana il più possibile in zone dove non ci sono negozi? Sono stato troppo chiaro?

In Piazza Ignazio Jacometti c'è un parcheggio a pettine a livello, le auto parcheggiano abusivamente in centro strada ed in doppia fila, rendendo difficile e pericolosa, per chi parcheggia entro le strisce, anche pagando, l'entrata e l'uscita dal posto auto.
Oltre ciò i marciapiedi sono normalmente utilizzati per parcheggiare grossi suv, motorini ed altre autovetture.
Sporcizia e fondo stradale mal messo completa il quadro da terzo mondo, in uno dei quartieri "aristocratici" di questa città.
Ma affondiamo la questione, per far capire bene di chi è la colpa e la responsabilità di tutto questo, se dei cittadini incivili, mantenuti nell'inciviltà, o del comune che non mostra assolutamente di avere una politica "educativa" nei confronti del cittadino.
In fondo le multe sono la principale fonte di reddito per tanti comuni, credo anche per quello di Roma, se la gente diventasse più civile, da dove verrebbero i soldi?
Le multe devono servire come elementi educativi e dissuasori, associati ad una coerenza assoluta, non come pratica per rastrellare denari.

(continua)

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