2011-06-22

A settembre

Il sito si prende una specie di vacanza anticipata e torna online a settembre o giù di lì, poi vedremo su quale indirizzo e in quali modalità. Diciamo che ha poco senso lavorare adesso per tornare online a fine luglio, meglio lavorare adesso per tornare quando tornano anche le macchine dalle ferie.

2011-05-08

Nuovo/vecchio sito

C'è qualche problema sull'altro account, da un po' di tempo. In pratica ho lasciato scadere l'abbonamento perché mi sembrava la via più veloce per cambiare provider, però adesso chiedono molti soldi per ricomprarlo. Quindi forse la via più semplice è riattivare questo spazio, ma devo ancora capire il da farsi. In un modo o nell'altro, comunque, il sito andrà avanti.

2009-09-18

Nuovo sito

Da oggi, solo su tolleranzapuntozero.org. Questo sito al momento resta comunque come punto di passaggio per i video, le foto e l'altro materiale, che sarà via via linkato anche di là.

Il nuovo feed RSS è questo.

2009-07-30

Lo stato attuale

E' arrivata l'estate, sul serio, e un'altra stagione "automobilistica" è passata. Già adesso la situazione sembra vagamente più umana (nel senso che è passata da "emergenza" a "molto grave"), salvo ovviamente alcune sacche di concentrazione serale inquietanti.


Siamo stati, anche quest'anno, prigionieri nella nostra città, impossibilitati ad uscire, alieni in un posto abitato da mostri.

Tutto questo per il solito lassismo, culturale, di tutti.

A livello comunale la situazione è quella che è. Non sembra ci sia stata nessuna mossa per contrastare l'abusivismo della sosta, le doppie file e via dicendo. E neanche segnali che facciano pensare che, in futuro, se ne prenderanno.

A livello di Municipio, unità amministrativa che avrebbe tutta la forza di avviare progetti propri, in quest'ambito (non bisogna chiedere un permesso per fare le multe), neanche. Anche qui sembra si parta dal presupposto che quelli con la macchina abbiano ragione, e che poverini dovranno pur parcheggiare.

Non abbiamo praticamente mai ricevuto risposta, da questi amministratori, ma in compenso siamo stati inseriti abusivamente nelle loro mailing list per promuovere la giornata dei nonni, o l'inaugurazione di un giardinetto di un metro quadrato.

La polizia municipale ripete di continuo "siamo pochi", e forse hanno iniziato a crederci anche. Saranno anche pochi, ma di certo non fanno niente per sembrare di essere di più, e non sono, per questo motivo, più combattivi, anzi. E comunque nulla li giustifica, insieme alle altre forze dell'ordine, a parcheggiare male.

Le persone, nel frattempo, che fanno? Al momento, hanno votato alle ultime elezioni in maniera quasi esattamente proporzionale alla quantità di manifesti abusivi attaccati dai diversi partiti. E' un indice, come tanti, dello scollamento (letteralmente) che hanno verso "noi", e anche su questo ci sarà da riflettere.

Come detto, però, da queste parti c'è ottimismo.

Sembra muoversi qualcosa di sotterraneo, una piccola onda che lentamente, molto lentamente, nel giro di anni invertirà l'andazzo. E' un'onda che va avanti per generazioni, non propriamente gradualmente, quindi per piccoli salti ed episodi.

E' un discorso di standard minimi di riferimento. Nel Medioevo era accettabile ammalarsi per qualsiasi cosa, progressivamente non lo diventa più, quando hai a portata di mano le cure.

La tecnologia diventa la spinta per il progresso. Il tutor in autostrada, ad esempio, è un fatto acquisito, ad esempio, nessuno può permettersi di toglierlo. E anche se un "singolo" lo togliesse, la possibilità che qualcuno delle generazioni future lo possa rimettere è altissima.

C'è, ora, la possibilità di eliminare il morto al giorno nelle strade di Roma, l'inquinamento, le conseguenti malattie, permettere ai disabili di uscire di casa eccetera e avere panorami visivamente decenti, cosa peraltro facile a Roma: non bisogna aggiungere molto alle bellezze che già ci sono, basta solo eliminare ciò che, attualmente, le nasconde.

Serve, è chiaro, un piano, forse decennale, che basta solo avviare. Servono almeno 5 anni di rigore da parte dei vigili, senza sconti, per partire. Ma attualmente questa voglia non c'è.

C'è qualcosa in Italia che va al di là della legalità, ed è la percezione della legalità. E' un problema culturale, dato da qualche motivo sociologico e storico, gli stessi che ci portiamo dietro come percezione generale. E la cultura attuale attualmente permette le auto archeggiate sugli scivoli dei disabili, in doppia fila, i motorini sui marciapiedi o davanti alle uscite della metropolitana, il mettersi la cintura solo perché mi possono fare la multa eccetera.

Il numero di quelli che considerano insopportabile non avviare questo programma però cresce sempre di più, sempre di più, fino a raggiungere, e già lo fa, aggregazioni di gente che si riconosce. Nascono associazioni, comitati, siti, proteste.

Noi dobbiamo solo dire che ci siamo, poi la politica (o un privato) sposerà le nostre battaglie, magari solo per un mero calcolo elettorale (conscio o inconscio, s'intende), o saremo fortunati e qualcuno le sposerà lo stesso, per amore del benessere.

Anche se ultimamente si è scritto poco, e ci sono stati diversi problemi tecnici, la voglia non è passata, perché questa battaglia investe il quotidiano come non mai.

Circoli viziosi, o circoli virtuosi, i meccanismi sono solo due. E' facile fare il tifo per il virtuoso, perché è bene o male quello che accadrà comunque.

Ci prendiamo ora una piccola pausa estiva, ma l'anno prossimo si tornerà più attivi che mai e con un sito finalmente rinnovato.

Foto: cuellar

2009-07-11

Bere e guidare



A proposito della movida, che poi di per sé sarebbe un'espressione anche nobile, non certo associabile a quella specie di orrido mega-parcheggio fuori controllo che diventa Roma la sera.

Via: ibelieveinadv.com

2009-06-25

Chi si chiama in questi casi?

Davvero un bell'esempio. I video non sono stati girati a Prati, ma a Monteverde. Poco cambia, basta andare a p.zza Cavour, a via Porcari o a via Ferrari per vedere scene analoghe.

Inutile aggiungere che chi parcheggia male, in questo modo si sente ancora più giustificato a farlo, anche solo a livello inconscio.

Se la polizia per prima non avverte la missione di fare le multe - non per un legalismo fine a se stesso, ma per questioni legate alla salute - si continuerà a non farne, o a farne pochissime.

C'è un altro elemento, collegato: chi parcheggia male non sa di parcheggiare male, nella maggior parte dei casi, per una specie di generale ignoranza materiale del codice della strada, e per un'altrettanto generale agitazione e fretta nel fare le proprie cose.

In questo modo, però, non lo scoprirà mai di parcheggiare male, se lo scollamento culturale dalla realtà arriva anche a chi dovrebbe ricordarlo.

Questo video, pur nella sua brevità, ci dice molto sulla considerazione che hanno i governanti (in questo caso i "controllanti") della viabilità e del problema della sosta selvaggia.

Semplicemente, il problema non è sentito, perché le forze dell'ordine sono persone come noi. Detto questo, io sono comunque ottimista.

2009-05-31

MyBikeLane

MyBikeLane raccoglie segnalazioni e foto di gente che parcheggia sulle piste ciclabili. E' organizzato come un blog, ci si può registrare e inserire foto e commenti della propria città.

Per le città italiane non ci sono molti dati (e piste ciclabili), ma se prendete ad esempio New York trovate migliaia di foto, e c'è anche una piccola classifica delle targhe con più violazioni. In particolare sembra che i camioncini dell'UPS non siano molto vituosi.

Come spesso accade, chi un problema lo ha in forma ridotta si occupa del problema anche con iniziative collaterali, noi invece siamo ancora nella fase in cui non sappiamo di averlo.

2009-05-27

E adesso staccateli, aggiornamento

Gli E adesso pedala hanno staccato la pubblicità sull'albero che avevano messo a Lepanto. Bene.

Una mini-micro-"vittoria" che ora sembra far un po' ridere, visto che nel frattempo circa un miliardo di manifesti elettorali, teatrali, di lettura veloce ha invaso Roma.

2009-05-20

Del particolare e del generale

Questa volta il XVII municipio non c'entra. Siamo a p.zza Ippolito Nievo, e anche se dal video non si vede granché, c'è un posto di blocco della municipale circondato da auto in sosta vietata, a cominciare da quell'auto scura in non-so-cosa fila, sulla fermata dell'autobus e sul marciapiede. Fanno solo e soltanto la mico-cosa per cui sono stati chiamati a fare.

Ora, non posso sapere con certezza se in questo caso specifico le multe non siano poi state fatte... ma a giudicare dal fatto che le auto lì ci sono sempre, e da come gli stessi vigili parcheggiano di fronte alla propria sede, io un'idea ce l'avrei. Giusto ieri ne ho vista una parlare al cellulare mentre era alla guida.

Peraltro, il posto di blocco converrebbe farlo dentro la corsia preferenziale, visto l'allegro passaggio di taxi a 90 all'ora e misteriose auto blu.

2009-05-12

Orecchie da mercante

Una delle concentrazioni di auto più antipatiche del quartiere è quella tra via Simone de Saint Bon e via Emilio Faà di Bruno, anche perché soffre della triplice morsa residenti, uffici, "vita" notturna.

L'immagine di Google Maps è come al solito implacabile.

Da notare la presenza delle cosiddette orecchie, cioè gli angoli allargati per evitare che le auto parcheggino negli angoli.

Degrado Esquilino, che molto assiduamente segue queste vicende, sostiene al riguardo una cosa che sostengo anche io, cioè che le orecchie debbano essere tanto larghe e alte da arrivare ad impedire fisicamente la sosta.

Prima ero un po' scettico al riguardo, perché pensavo ai mezzi di emergenza e a eventuali trasporti eccezionali. Ma tanto, anche così, passerebbero?

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