2008-09-13

Residenti in un quartiere di uffici

Prati è un quartiere di uffici, e come tale è percepito. O meglio, è percepito come un quartiere di SOLI uffici.

Il punto è che nessuno si sognerebbe di parcheggiare come parcheggia qui sotto casa propria (a volte ho qualche dubbio), perché il degrado è evidente. Solo che questo è un quartiere di uffici, e in nome di questo c'è stata una sorta di sospensione delle basilari regole di convivenza, accettata anche a vari livelli, amministrazione compresa.

D'altra parte l'alternativa è impensabile: prendere i mezzi pubblici. E quindi si giustifica tutto. Provate ad andare a dire, dopo averlo fatto sedere, al sindaco di Spoleto, o di Pescara, che ci sono zone con auto e/o moto regolarmente e costantemente parcheggiate sui marciapiedi.

Immaginiamo per un attimo che la politica sia un mero calcolo elettorale, e non il perseguimento di un benessere collettivo. Anche in questa ipotesi, posso permettermi di essere, diciamo, normalmente severo col codice della strada, diciamo pure di farlo applicare.

In questa ipotesi, quelli che eventualmente potrebbero decidere di non votarmi, perché gli sono state fatte delle multe, abitano in realtà in altri municipi. Anche a livello cittadino, non andranno certo ad eleggere un sindaco di un altro schieramento solo perché in un altro municipio hanno iniziato a fare le multe, e quel quartiere si è magari trasformato in un qualcosa di elegante ed ordinato.

Detto questo, la quantità in più di auto non è un motivo in nessun caso sufficiente a giustificare questo atteggiamento, in primis per l'inquinamento. Lasciare entrare il 33% (stima) di auto in più rispetto alla capienza del quartiere, significa respirare il 33% in più di inquinamento. E' banale ma è così, e non è accettabile.

Foto: Flickr

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