2008-10-09

Nel nostro piccolo

Cose piccole che possiamo fare, per essere in primo luogo civili, ed essendolo sperare di comunicare ed emanare un po' di civiltà, che è contagiosa e segue il principio dei circoli virtuosi, più di quanto si creda:

- rispettare pedissequamente il codice della strada. Questa deve essere la base per poter avviare qualsiasi tipo di discorso. Pedissequamente significa leggere quei pali che ci sono ogni tanto, non superare la striscia d'arresto del semaforo, rispettare la curvatura delle corsie, non fermarsi mai in seconda fila eccetera. A livello psicologico, vale molto il principio "tanto non lo fa nessuno...". Noi lo facciamo, in primo luogo perché consideriamo il codice della strada un buon sistema, anche se a volte nessuno capirà perché stiamo attuando quel comportamento apparentemente incongruo.

- fermarsi sulle strisce pedonali. Fermarsi significa fermarsi, non avviare complicati studi di fisica dinamica per calcolare il minor rallentamento possibile per sfiorare il tallone del pedone. Fermiamoci. E ripartiamo quando il pedone ha superato lo spigolo della macchina

- in caso di code, mantenere il più possibile una velocità costante. Se la coda procede a singhiozzo, non arrivate alla massima velocità possibile (25, wow) per poi dover frenare, ma individuate un'andatura, da percorrere in terza o in seconda, che vi permetta di saltare uno o due turni di frena&riparti. Anche l'ambiente ringrazierà

- abbassare i fari se attraversa un passeggino o un cane. Gli anabagglianti sono in realtà potenti come gli abbaglianti, solo sono rivolti verso il basso. Fate voi

- andate piano. Che fretta c'è? Non ve lo tolgono il lavoro, e il parcheggio tanto è già preso. Non perderete tutti i vostri privilegi, e nessuno vi considererà poco virili per allevare dei figli. E poi non siete nelle colline del Chianti, in città ci sono i semafori, che mettono tutti d'accordo e appianano i tempi

- non usate proprio la macchina. Ci mettete lo stesso tempo con i mezzi? Ahahah, state spendendo centinaia di euro in più all'anno. Ci mettete 15 minuti in più con i mezzi? Uguale. Ci mettete 30 minuti in più? Sui mezzi potete leggere e camminare. 45 minuti in più? Impossibile, a meno che non abitiate nell'autodromo di Monza. "Tu non sai dove abito io, ci metterei 2... 3 ore con i mezzi!". Puoi fare auto + bus, o forse dovresti studiarti meglio le mappe

Poi ci sarebbe tutta la parte dei dialoghi. Non sono proprio cose da fare civili ma più sfoghi. Sulla strada i dialoghi subiscono una preoccupante involuzione, per cui le 150 parole che normalmente utilizziamo si riducono a... una. Una specie di mugugno allungato, da emettere, non si sa perché, rivolgendo il braccio teso verso l'altro, con il palmo anche verso l'alto, ma un po' in diagonale.

Quindi sconsiglierei di avventurarsi in concetti troppo complicati: "sa, lei entrando nel quartiere sapendo che i parcheggi finiscono intorno alle 9, ha di fatto compiuto un abuso, ed è corresponsabile dell'inquinamento in più che...". See, ciao! E comunque ricordate che il divieto di sosta è ancora di fatto depenalizzato.

Al limite, l'unica frase pungente, se vedete uno che parla al telefonino, è: "l'ospedale te lo pago pure io!", dopo avergli fatto il segno del telefono. Ma questa potrebbe già essere troppo lunga.

Altra cosa, se vedete qualcuno mentre parcheggia male, è: "guardi che qui le faranno la multa quasi sicuramente, stanno intensificando i controlli in questa zona". "E dove la metto? A casa sua, non deve venire in centro con la macchina / non deve venire in macchina in un posto in cui non ci sono posti". "Sa dove abito io? Ci metterei 2...". Basta, passate ad un altro, bisogna ottimizzare le risorse.

2 comments:

Anonymous said...

Solitamente quando sono in bici affannata in salita é il solito assassino (perché questo sono: ASSASSINI!!) mi fa il pelo o mi supera per poi chiudermi la strada perché deve girare a sinistra, a volte mi escono parole poco edificanti, corte, concise, ma decisamente poco edificanti.
Quando però non sono in salita e ho un po' più di fiato e self-control, la mia frase preferita é: "Oggi a me, domani a tu figlio!".
Solitamente non rispondono e restano un attimino gelati, ma 3 secondi dopo stanno già spingendo sull'acceleratore per andare a sfracellare qualcun'altro.

Ceska

Unknown said...

abolire il clacson? io raccoglierei firme...

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