2008-12-26

Ignoranza ed arroganza

Ignoranza ed arroganza sono i due elementi principali che caratterizzano l'inciviltà stradale italiana. A mio parere, qualsiasi comportamento può essere letto sotto la luce della prima o della seconda, o di una commistione tra le due.

L'ignoranza è generalmente la base, l'arroganza scatta nelle situazioni di contrasto. Se rispetti il limite di velocità, vieni lampeggiato e eventualmente insultato. L'ignoranza è non sapere che quel limite c'è per un motivo, magari anche solo per una questione di rumore alle case vicine. L'arroganza, ad un primo livello, è pensare che quel limite sia assurdo (e questa è ancora ignoranza-arroganza). Al secondo livello, nel lampeggiare e suonare all'altro, cioè nel manifestarla esteriormente.

E' talmente tanta, l'arroganza, che non mi fermo di fronte ad una generale libertà di comportarsi come si vuole: bon, quel tale va piano, arriverà più tardi. No, siccome sta facendo arrivare un po' più tardi anche me (in realtà di pochissimo), la mia arroganza mi impedisce di analizzare la mia ignoranza, ed eventualmente mettere in discussione il mio, di comportamento, come sbagliato, ma mi fa individuare il suo come sbagliato, e non di poco, se arrivo al punto di manifestare addirittura un comportamento violento, cioè lampeggiare eccetera.

In Italia, nel campo stradale, abbiamo saltato il guado, e siamo nella modalità ignoranza più arroganza. Le campagne di prevenzione puntano sull'ignoranza, ma non sull'arroganza. Queste puntano anche sull'arroganza, ma quando l'arroganza è troppa, come in Italia, non c'è probabilmente modo di puntare anche lì. Purtroppo, in linea con l'atteggiamente generale anti-prevenzione che predomina, l'unico modo è quando capita un incidente grave a sé o a un proprio parente o amico intimo. E non è neanche detto che poi il "periodo di prudenza" sia duraturo, dato che quella dei limiti assurdi e delle multe per far cassa sono verità ormai incontrovertibili.

Bisogna ragionare per generazioni, e in questi termini pensare più che altro alle prossime. Gli attuali ce li siamo un po' giocati. In qualche modo possono essere anche multati, ma più con l'atteggiamento di un cane da pastore che abbaia alle pecore per non farle cadere in un crepaccio, che con quello della madre che rimprovera il bambino che ha mangiato i biscotti prima di cena.

1 comment:

Anonymous said...

A riprova della mentalità traviata della ns società oggi su Metro c'era un articolone sul numero di morti e feriti per incidenti stradali perennemente in aumento, con tanto di battaglia sulle cifre, commenti delle associazioni e compagnia bella. Accanto all'articolo faceva bella mostra di sé una pubblicità piuttosto grande che faceva così:"Ti hanno tolto la patente? Rivolgiti a noi, con 20€ faremo il ricorso".
No dico, siamo matti? Solitamente ti tolgono la patente se hai fatto qualcosa di grosso, quindi sei un maledetto pericolo pubblico, e ce volete pure fa' ricorso???
Ma lo faccio io il ricorso, ma perché sta gente deve finì in galera!!

Ceska

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