C'è chi, meritoriamente, si propone di eliminare la povertà nel Mondo entro il 2015.
Possibile che noi non riusciamo a cambiare le abitudini di 7-800 incivili (giorni feriali, stima) in un quartiere?
Si diceva dell'arrendevolezza, e dell'esigenza di organizzarsi. La disorganizzazione è la causa iniziale di tutto. A forza di dire che sono pochi, i vigili, hanno cominciato a crederci veramente. Si può però essere pochi ma far sembrare di essere tanti.
Si propone qui di seguito una soluzione concreta e a costo zero: un foglio elettronico online per gestire gli interventi. Il foglio elettronico attualmente è pubblico, ma ovviamente - se utilizzato - non lo sarà. Il che non significa che non sarà più online, ma solo che l'accesso sarà ad invito. L'amministratore del file potrà essere il Comandante, e lui controllare gli accessi e i soggetti abilitati alla modifica/lettura.
Non conosco quale sia l'effettivo organico dei vigili, e per questo ho tarato il foglio su un livello minimo di pattuglie, cioè due. In sostanza si immagina che una o due pattuglie vadano in giro per 7 ore (3 la mattina, 2 il pomeriggio e 2 la sera, o a seconda delle esigenze), seguendo questa agenda quotidiana degli interventi. Due pattuglie mi sembrano un numero ragionevole, visto che già ora ci sono quantomeno 3-4 presidi fissi (eliminabili con il nuovo sistema).
Il fatto è che la municipale dovrebbe iniziare a ragionare come l'AMA, non più "a chiamata" o con interventi una tantum. Le auto in divieto di sosta sono come i cassonetti, e a quel punto si tratta di organizzare un giro quanto più possibile razionale. L'AMA ha un compito più facile: sa già dove sono i cassonetti, ma anche noi sappiamo quali sono le zone più "calde".
Il funzionamento si può sintetizzare seguendo le colonne.
Il cuore del sistema è questo: nella prima colonna ("data") c'è la data in cui fare gli interventi (lo sfondo cambia da solo: rosso nel giorno in corso e arancione nel successivo). Dopo che l'intervento viene fatto, si deve vedere che dice la colonna "freq." ("frequenza"). Mettiamo che ci sia scritto un 3 (anche qui lo sfondo è automatico a seconda della frequenza), significa che quella zona richiede un intervento ogni 3 giorni. A questo punto, spingendo F2 sulla casellina con la data, la modifico, e se era 26 febbraio la metto al 29 febbraio.
Devo però controllare che il 29 febbraio non sia troppo affollato, e verifico che non lo sia sommando la colonna "tempo" corrispondente a quella data. Nello specifico il 29 febbraio ci sono già 300 minuti impegnati, mentre il massimo, rispettando le 7 ore per le due pattuglie, è 840 (420 x 2). Questo significa che posso scrivere 29 al posto di 26.
In alcuni casi occorre verificare che il giorno prescelto non sia sabato, o un festivo. Se c'è un asterisco nelle colonne "sa" o "fe" significa che posso inserirlo anche se è sabato o festivo, altrimenti dovrebbe scorrere a lunedì (o al primo giorno libero se il lunedì fosse pieno).
Dopo aver compiuto la stessa operazione per tutti gli interventi del giorno, o dopo ciascuno, devo cliccare sulla striscetta grigia immediatamente sotto la scritta "data". Compare la scritta "sort", e una freccia. Spingo la freccetta, che mi propone di ordinare i risultati in ordine alfabetico. Selezionando "A - Z" avrò quindi le date riordinate dalla più piccola alla più grande, a sarò pronto per vedere cosa c'è da fare il giorno successivo.
E ogni giorno così.
Le altre colonne indicano la zona ("mun." e "zona") e la fascia oraria di intervento ("orari"), la pattuglia impegnata ("p"), il tempo necessario per l'intervento ("tempo"), il nome della zona ("progetto"), una sintesi delle "problematiche" e, molto importante, una stima sulla tempistica futura.
Qui viene sintetizza la previsione per i prossimi 6 mesi di interventi. Il primo numero è la frequenza attuale (tra parentesi i mesi di durata), il secondo la successiva, e e così via (potrà anche essere suddivisa in 3 mesi + 3 mesi, 4 +2 ecc.). L'idea è che progressivamente le frequenze vadano scemando, man mano che i problemi verranno risolti. Nulla impedisce, ovviamente, di correggere in corsa la previsione, intensificando o allentando la frequenza dei passaggi.
Si possono poi pensare tattiche più raffinate: non interventi omogenei, ma intensi su un'area e più leggeri intorno, per creare delle sacche di legalità dalle quali ripartire come base per poi allargarsi. A quel punto, dovrebbe anche innescarsi un micro-shock positivo, con una conseguente partecipazione dei cittadini, che, vedendo materialmente com'è una zona restituita al quartiere, potrebbero risollevarsi e iniziare, una parte di essi - forse anche il 25% -, qualche comportamente virtuoso.
Per quanto riguarda le zone, queste sono visualizzabili tramite questa mappa, simile alla mappa dell'illegalità ma più generale. Sono identificate da una lettera e da un numero. Nell'esempio ci sono per ora solo 4 marco-aree del versante orientale del quartiere. Quando la mappa sarà completa dovrebbero essere 6 o 7. Il funzionamento del foglio elettronico, comunque, resta identico.
View Larger Map
Descrivere una cosa, invece che usarla, può sembrare complicato. Ma non lo è. Si tratta di imparare pochi comandi ed entrare nell'ottica di aggiornare il foglio elettronico tutti i giorni, operazione che richiede letteralmente 45 secondi.
Io comunque mi offro sin d'ora, a titolo assolutamente gratuito, per spiegare a chi di dovere come funziona nei dettagli, fare una piccola formazione, tenere aggiornata la parte tecnica ed essere disponibile in caso di bisogno.
Tutto è modificabile e migliorabile, in base ad esigenze specifiche o problematiche tecniche. Questa, però, crediamo sia una buona base su cui lavorare. Basta scuse.
A voi muovere.
Un link a questo post viene inviato a:
Corpo di Polizia Municipale del XVII Muncipio;
Presidente del Muncipio;
Assessore alle Attività Produttive, Polizia Municipale, Legge 285/97, Scuola;
Assessore ai Lavori Pubblici / Mobilità, Urbanistica, Personale;
Assessore all'Ambiente, Sport, Cultura, Diritti degli Animali, Relazioni Internazionali;
Assessore ai Servizi Sociali;
Difensore Civico del Comune di Roma.
2008-02-26
Basta scuse
categorie basta scuse, iniziative
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4 comments:
molto interessante
ed ingegnoso
non ho capito lo scopo finale, però...oggi sono un po' lenta.
perchè le frequrnze di intervento dovrebbero andare scemando? per le multe?
Non è così semplice credo..oggi a piazza barberini 2 vigili paqrlavano tra loro..a 100 metri via sistina, sempre intasata di macchine in doppia fila. Dico, ma perchè non fanno qualche multa..
bastava fare 2 passi..
paura dei negozianti (si disturbano i clienti)?
mah
ps. oggi su Metro si legge che i vigili a Roma saliranno a 8350 unità.
Ed altri 800 saranno assunti tramite un nuovo concorso.
Serve per pianificare gli interventi a tavolino, con una scansione che serva a martellare più o meno assiduamente alcune zone.
E' un modo efficiente per affermare a chiare lettere: i posti auto sono x, se venite in x + n non va tanto bene.
L'idea è che se uno prende 4 multe e 2 rimozioni in un mese poi forse potrebbe decidere di utilizzare mezzi alternativi.
Le frequenze possono scemare via via che i problemi si risolvono. In linea di massima il principio è: inizialmente una terapia d'urto, nel tempo si può allentare un po' la presa.
L'esempio di p.zza Barberini, così come di tanti altri posti, è il centro del problema dell'arrendevolezza: paradossalmente, non servirebbero mappe, fogli elettronici, schemi e quant'altro se i vigili facessero, come più o meno ovunque nel mondo, rispettare il codice della strada: a quel punto anche camminare a caso per la città e multare andrebbe benissimo
temo che quella zona venga volontariamente inesplorata nei momenti topici dai vigili
si tratta di un tipico esempio romano di compiacere un certo rapporto clientelare fra esercizi, studi legali e uffici.
non a caso entrando da ponte cavour puoi leggere sul muro
"you're now entering in free prati"
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