A Londra stanno sperimentando un sistema di telecamere wi-fi, che, collegate tra loro, permettono di monitorare la velocità di un veicolo anche su brevissimi tratti. La notizia parla di 34 telecamere su 5 miglia, cioè 8 chilometri, quindi una telecamera ogni 235 metri circa.
Viene poi aggiunto che l'estensione della sperimentazione segue la linea di mettere come limite standard 20 miglia orarie (32 km/h) in tutta la città. Da aggiungere che si parla di limiti veri, sanzionati veramente.
Alla fine ci sono dei commenti che sembrano usciti dall'Italia: il portavoce della Motorists Against Detections dice che in questo modo viene colpito anche chi viola per un attimo inavvertitamente il limite di velocità. Ebbene: sì, figliolo. Un attimo, è violarlo.
A parte qualche frivolo, il Regno Unito sembra avere una cultura stradale notevole. Nel 2006 è stata approvata una legge specificamente dedicata alla sicurezza stradale (Road Safety Act), mentre il programma THINK! contiene una serie di risorse ed iniziative.
Ma di che stiamo parlando? In realtà il punto è sempre il solito: anche in Italia ci sarebbero leggi perfette, c'è solo un problema di fasi. Qui, nel Regno Unito ma praticamente ovunque, il dibattito è già entrato in una sorta di fase 2, noi siamo ancora alla fase 0, cioè siamo ancora alla mancata presa di coscienza del problema, a livello sociale ed istituzionale.
Noi non ci chiediamo che fare, perché non abbiamo idea rispetto a cosa. Il 99% delle persone guida male, ma non ha idea che esista un guidar bene e un guidar male: non rispetta le corsie, ma non sa di non starle rispettando; ha un'idea del parcheggio legata agli spazi fisici; ha un'idea della velocità legata alla percezione sensoriale; ha un'idea del semaforo legata al passare o al non passare; e via dicendo.
Non si sente inserita in un contesto - la strada - di regole, divertendosi nel rispettarle. E le istituzioni non sembrano propriamente animate dal fuoco sacro per farglielo capire, perché, sotto sotto, non l'hanno capito neanche loro. Qualcosa, mediaticamente, ogni tanto si muove, ma temo che siano fuochi di paglia.
Foto: Flickr
2 comments:
Dire che la velocità non è mai causa di incidenti è ridicolo, tanto quanto dire che lo è sempre...
La "velocità" è un rapporto matematico tra tempo e spazio... percorrere la via Olimpica (2 corsie + emergenza) a 90 km/h non è in se pericoloso... , pretendere di farlo all'uscita dallo stadio Olimpico con le carreggiate intasate è stupido e pericoloso.
Possibile che, con tante diverse infrazioni al codice (ed al buon senso) si pensi sempre e solo a sanzionare il superamento dei limiti di velocità, spesso anacronistici?
Grazie dell'intervento, dal quale è nato un altro post (http://tolleranzapuntozero.blogspot.com/2008/04/andavo-50-allora.html), per cui invito a proseguire la discussione sulla velocità lì, sulle telecamere qui
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