2008-06-18

Ruotiamoci

E' il momento del bike-sharing (che, beninteso, non ci meritiamo), e non ci si può esimere dalla tentazione di pensare ai possibili punti dove installarlo nel proprio quartiere. Rilancio quindi l'idea di Degrado Esquilino per proporre una mappa del quartiere Prati.

Il progetto prevede 10 postazioni, per 150 bici e 230 stalli. In blu le piste ciclabili esistenti, in arancione quelle auspicabili. [In azzurro sono stati aggiunti segnalini con possibili ulteriori stazioni - 20/6/08]


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Non credo che il bike-sharing serva direttamente a risolvere i problemi di viabilità, per quello le bici dovrebbero essere tra il triplo e il quadruplo, ma non avrebbe senso metterne così tante adesso.

Finché sarà più conveniente prendere l'auto o la moto ed essere multati con bassa probabilità, si prenderanno. E questi continueranno a prendere l'auto o la moto, perché non si fa niente per niente. E perché il bike-sharing non gli arriva sotto casa, è faticoso e dovrebbero cambiare mezzo di trasporto, in una parola pensare ad un tragitto, e addirittura camminare.

Può quindi essere un'occasione non tanto per gli Incivili-Irrecuperabili, che non lo useranno mai e già hanno iniziato a parcheggiare i motorini tra gli stalli (vero, piazza Sant'Andrea della Valle), ma verso coloro che già erano predisposti ad usarlo, e lo proveranno: per reali esigenze, divertimento, spirito ambientalista o altro. Vedranno la città da un altro punto di vista, ne sentiranno la puzza (saranno vent'anni che non ci sono più gli odori), noteranno il comportamento degli Incivili in un contesto ciclista-auto. Ma sono tutte cose che già sapevano in fondo.

Non vale bike-sharing = non auto/moto, dunque, però vale un pochino a far passare qualcun'altro dall'altra parte, e a far allargare leggermente la forbice tra Civili ed Incivili.

Ah, il titolo del post è il nome con cui avrei chiamato l'iniziativa, ma anche Roma'n'Bike non è male.

5 comments:

Massimiliano Tonelli said...

Maccome, 10 stazioni? Per tutto prati e tutto delle vittorie? Per il quartiere più 'ciclabile' della città? Naaa, almeno il triplo. E poi bisogna chiedere mille per ottenere 10, no?

Lorenzo Mazzoni said...

Ciao, sono Lorenzo Mazzoni, consigliere del XVII municipio. Già alla fine della scorsa consiliatura, assieme ad alcuni colleghi, avevo pensato di richiedere l'allargamnento del bike sharing al nostro territorio (tra l'altro sembrava che alcune postazioni in I municipio andassero spostate). Anche se siamo in fase sperimentale, credo che sia opportuno iniziare un ragionamento sull'allargamento del servizio.

Se volete lavorarci assieme contattatemi via e-mail lorenzomazzoni@hotmail.com oppure attraverso il mio blog (lorenzomazzoni.blogspot.com) e possiamo sviluppare una bozza di progetto che serva alla commissione mobilità per lavorare meglio, tenendo conto sdelle reali esigenze dei cittadini.

ciao e grazie.

Unknown said...

Bravissimi! Promuoverò la vostra idea. Dimostreremo agli scettici che il bike sharing a Roma è il futuro!

redazione said...

@ sessorium:

...o magari se chiedi 1.000 ottieni 0, proprio perché hai chiesto 1.000 :)

Per il numero di bici, avevo letto da qualche parte che nella fase due saranno 2.000, quindi per rispettare le quote dei diversi quartieri 200 dovrebbero andar bene.

Sul numero di stazioni, anche in questo caso ho preferito fare una "proposta" con i piedi per terra.
E' chiaro che più sono e meglio è, ma bisogna anche vedere i costi: se 10 stazioni da 20 bici costano 100, 20 stazioni da 10 bici probabilmente costano 150.

E proprio la "ciclabilità" della zona permette di avere stazioni anche non vicinissime. Poi il quartiere, a differenza del centro, si presta ad essere poco ciclabile dove non ci siano corsie ciclabili, quindi meglio puntare sui percorsi esistenti (e futuri).

Da un certo punto di vista, la condizione minima è che non ce ne sia nessuna distante più di 30 minuti da un'altra. Comunque ho messo possibili postazioni aggiuntive, quello in alto a destra che sembra scolegato da qualsiasi punto di interesse è in realtà messo in corrispondenza della biforcazione della corsia ciclabile, che da quel punto corre lungo il fiume verso sud (e purtroppissimo manca una rampa di salita verso Castel Sant'Angelo).

@ lorenzo mazzoni

Ok, vorrei però capire meglio quali siano le procedure. Immagino che quelli di Roma'n'Bike abbiano già una sorta di "piano", e credo che tutto debba in ogni caso partire/passare inizialmente da loro, che poi potranno decidere di avviare delle "consultazioni", anche eventualmente sfruttando proposte dei cittadini eccetera, come questa

Lorenzo Mazzoni said...

siamo in fase di sperimentazione, dunque tutte le proposte elaborate dalle amministrazioni territoriali saranno accolte o "tarate" anche secondo la riuscita del piano pilota. Comunque ho parlato con il presidente della commissione Ambiente e credo (ve lo confermerò non appena ufficializzato dalla convocazione) che all'ordine del giorno della seduta del prossimo venerdi ci sarà proprio l'elaborazione di un documento su tale argomento....
Le sedute delle commisioni sono pubbliche e credo sarebbe molto interessante un punto di vista condiviso.

Vi farò sapere con più precisione.

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